Notizie : English is fun con tata Adriana
il 19/4/2013 17:40:42 (1797 letture)

Piacenza - Non è mai troppo presto per imparare l’inglese! Martedi’ 7 maggio alle ore 17 presso l’auditorium della scuola Sant’Eufemia di Piacenza via S. Marco 37 Adriana Cantisani, family coach esperta in bilinguismo per la prima infanzia e popolarissima protagonista del programma TV S.O.S. Tata presenta a genitori e professionisti del settore il metodo educativo divertente e naturale da lei stessa sviluppato nel corso della propria esperienza di educatrice e rivolto ai bambini da 1 a 8 anni. Consigli ed esperienze personali, trucchi e segreti per genitori e maestri e un prezioso concentrato di idee a “prova di tata” per crescere poliglotta. Per facilitare la presenza dei genitori, è previsto un servizio di babysitter, con un contributo di 2 euro per bambino.



Un bambino, quando entra al Sant’Eufemia, comincia a sentire parlare in Inglese fin dal nido d’infanzia, nell’ambito di un progetto, appositamente creato per i bimbi molto piccoli, che si chiama English is Fun 1-3.  A 3 anni, quando si diventa ‘Leoncini’, nella scuola dell’Infanzia, il metodo cambia per adattarsi alle nuove abilità sviluppate dal bambino, pur mantenendo costante l’elemento di gioia e di divertimento espresso dal titolo; si passa così a English is Fun 3-8  che rimane, come metodo, fino al terzo anno della scuola dell’Infanzia. 

 
English is Fun è un metodo molto efficace e molto gradito ai bambini che, come dice il titolo, imparano divertendosi e in modo naturale, secondo un modello molto simile a quello che si verifica con la loro lingua madre. Lo ha creato la family coach Adriana Cantisani, meglio nota come Tata Adriana nel programma tv S.O.S Tata (La7, FoxLife). Adriana sarà presente, all’Istituto Sant’Eufemia, insieme a Stefania de’Pantz, direttrice del British Institutes di Piacenza, il giorno 7 maggio, alle ore 17.00, proprio per parlare dell’apprendimento dell’Inglese nell’infanzia. 
 
Con l’ingresso alla scuola primaria il bambino, grazie al lavoro svolto, dispone già di un ricco vocabolario e, cosa che balza all’orecchio, sentendolo parlare, di una competenza fonologica da parlante nativo. Eh sì, perché ha avuto il vantaggio di imparare i suoni della lingua prima di vederli cristallizzati in forma scritta e ha avuto al fortuna di essere esposto, a questi suoni, in un’età in cui era ancora in grado di riconoscerli. 
 
Chi si è cimentato, da adulto, con la lingua inglese, sa bene quale scoglio sia la fonetica.  
 
La grande difficoltà a pronunciare suoni autentici in Inglese, per un parlante nativo italiano, deriva da un fatto molto semplice: non si può produrre un suono se non lo si riconosce. Al momento della nascita i bambini sono ascoltatori universali ma questa meravigliosa facoltà comincia a ridursi già dai 7-8 mesi, a vantaggio di una maggiore specializzazione del cervello verso i suoni che rimangono nell’ambiente. La buona notizia è che se il bambino viene esposto ai suoni di una lingua che non ha mai sentito, il suo cervello, ancora duttile, è in grado di coglierne le sfumature e di farli diventare suo patrimonio, a patto che questo avvenga entro i 9 anni di età. Dopo i 9 anni, infatti, i suoni che non esistono nella nostra lingua madre cominciano a diventare un problema serio su cui lavorare duramente e, spesso, con esiti incerti. 
 
I suoni non sono certo un problema per i bambini del Sant’Eufemia che, ormai giunti alla primaria, interagiscono con sicurezza e disinvoltura con l’insegnante madrelingua che si rivolge a loro esclusivamente in inglese. 
 
E la grammatica? Quando si comincia con la grammatica? Fin da subito, naturalmente, fin dal nido, per il semplice fatto che i bambini possono ricavare le regole semplicemente ascoltando i parlanti, senza studiare e ripetere a memoria. A pensarci bene è così che accade anche nella lingua 1: la grammatica si conosce molto prima di quando si comincia a studiarla. Certo, alle elementari, parlare la lingua non è più sufficiente e si deve cominciare a scriverla. Ci sono le verifiche sullo spelling, sulla comprensione scritta e orale e anche sulla scrittura ma è bello vedere che, per i bambini,  crescono le sfide ma l’Inglese continua ad essere “fun”.
 
Le attività didattiche del mattino sono integrate, per chi lo desidera da laboratori pomeridiani. Inoltre, sempre in collaborazione con il British Institutes, l’Istituto attiva un Centro estivo che prevede la compresenza degli insegnanti madrelingua inglese e degli insegnanti della scuola Primaria. Così, nel mese di giugno, terminate le lezioni, la scuola primaria S. Eufemia diventa il fulcro intorno a cui ruota una vacanza studio, come quelle che si trascorrono nei college inglesi. La lingua ufficiale utilizzata è l’inglese. Oltre al tema, che funge da fil rouge di tutte le attività, sono previste settimanalmente gite, uscite in piscina e al centro Tennis della Bellotta e corsi di pallavolo. L’iniziativa è aperta anche a studenti provenienti da altre scuole cittadine.


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